La Cassazione HA DETTO BASTA alla schiera degli IMPROVVISATI, degli “IMBROGLIONI” usurpatori di professioni.

All’alimentazione, un punto così delicato della gestione del proprio corpo, ancora oggi non viene conferita la dovuta importanza. Certamente, l’attenzione su che cosa si ingerisce, sui giusti abbinamenti, le quantità raccomandate e i principi nutritivi va via via crescendo e sempre più persone modificano i loro comportamenti a tavola in modo da renderli più salutari.

Ciononostante, per ricevere consigli e indirizzamenti, troppo spesso non ci si affida a professionisti nel campo, ma a SOGGETTI totalmente improvvisati non legittimati il cui unico scopo è l’aspetto remunerativo.

….”Tutto comincia con un post su Facebook/Instagram/video su YouTube o si Tik Tok, che fa riferimento a un “nuovo stile di vita”, “sano”, “naturale” e promette di farci perdere i chili superflui, rimodellando il nostro corpo senza rinunciare a nulla.

Basta commentare il post/video con un “ok” e si sarà ricontattati da una (o un) “coach”, che si presenta come una sorta di consulente alimentare, bio nutrizionista vegan consultant, personal Wellness coach, consulente del benessere, coach per dimagrire, e ALTRE DIAVOLERIE simili…pronto a informarci, seguirci, motivarci e consigliarci.

Consigli di consulenti “imbonitori” improvvisati, di “influencer “ (ma di cosa ??!!) che vanno a precludere una reale educazione alimentare mirando, esclusivamente, ad alleggerire più che altro il borsellino degli ingenui adepti.

Questa “gente”, vittime e carnefici, spesso, di un sistema di marketing piramidale, non ha a cuore la tua salute, in te vedono solo un secchio dove versare i loro prodotti e un portafogli a cui attingere.

Con questi termini si fa purtroppo riferimento a figure NON RICONOSCIUTE IN ITALIA, NON PROFESSIONALI, spesso SENZA ALCUN TITOLO DI STUDIO IN TAL SENSO, che vendono “prodotti dimagranti” o “sistemi” in grado di “cambiare la vostra vita per sempre”

in “pochissimo tempo“, “con un “consigliere di vita” sempre a “disposizione 24 ore su 24“, consigliando “prodotti 100% naturali”

(!? naturali !!?) eccetera (“scrivi ok e ti dirò come fare!”… “Voglio portare 10 di voi a perdere 10-15 kg di “ciccia” entro 2 mesi” , “chi è con me?”…). e via con le challenge, senza curarsi minimamente delle eventuali patologie di chi “scioccamente” accetta..!!

Molte/i mostrano, sulle proprie pagine social, ( con tanti K di followers) foto del prima/dopo loro e dei loro clienti per spingervi, in modo del tutto naturale, a pensare “il prossimo sarò io!”.

Un MIRACOLO, insomma.

Alle persone che vogliono approcciarsi ad un regime alimentare e/o alla supplementazione, o anche a percorsi di allenamento io, ( Ins. di Ed. Fisica da oltre 45 anni) CONSIGLIO SEMPRE di non rivolgersi a coach, youtuber, Blogger, influencer… venditori senza scrupoli al limite della “circonvenzione”, trafficanti door-to-door selling, senza alcuna competenza certificata, capaci solo di SFRUTTARE la vendita aggressiva; ma a contattare Medici dietologi, Biologi nutrizionisti o Dietisti o Farmacisti per quanto riguarda l’integrazione, (professionisti LAUREATI), per raggiungere il proprio pesoforma in completa sicurezza.

Ebbene, anche la GIUSTIZIA è venuta finalmente a dar man forte, per arginare il grave problema, che è poi quello rivendicato da medici, dietisti, nutrizionisti e dietologi, i quali esprimono preoccupazione per la salute di chi si sottopone alle indicazioni di individui SENZA alcuna specializzazione.

La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza, la n. 20281 la quale sancisce che non solo la prescrizione/elaborazione di un programma alimentare, ma anche altre attività legate alla dieta, come l’educazione alimentare o anche il solo elargire consigli di questa natura è di esclusiva competenza di medici, biologi, inutrizionisti e dietisti.

Da ciò si evince che personale di palestre, venditori di integratori, allenatori, life coach NON SONO in alcun modo legittimati a consigliare ed educare le persone a mangiare correttamente e/o assumere supplementazione micro-nutrizionale.

Essi, infatti, sono privi di nozioni che devono essere garantite tramite esami riconosciuti e quindi sprovvisti di una specifica abilitazione dello Stato.

“ Dunque, commette il reato di ABUSO di PROFESSIONE SANITARIA (art. 348 del C.P.) anche chi si azzarda a diffondere principi di educazione alimentare senza aver conseguito una laurea, proprio come chi incita all’assunzione di integratori e/o stabilisce una dieta per persone sane o affette da patologie.”

Se il buonsenso non bastava, ora possiamo anche rifarci a ciò che hanno stabilito i giudici per voltare le spalle a chi si erge a esperto di nutrizione e supplementazione pur non avendo effettuato studi in merito.

Borio Gino coach dei Personal Trainer Zerottanta.